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Calabria

La Calabria punta sulla tecnologia del soil washing per affrontare le problematiche legate alla contaminazione di suoli in aree industriali, portuali e agricole. I progetti di bonifica si concentrano soprattutto in province come Crotone e Reggio Calabria, dove il recupero ambientale è essenziale per la tutela della salute pubblica e dello sviluppo sostenibile.

BAIONI Fornitore impianti per recupero suolo

Come fornitore di impianti per il recupero del suolo, offriamo soluzioni innovative per trattare terreni contaminati. I nostri impianti di soil washing sono ideali per rimuovere contaminanti e rendere il suolo nuovamente utilizzabile.

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vaglio rotante

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recuperatrice a tazze

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recuperatrice a coclea

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sfangatrice a palette

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sfangatrice a tamburo inclinata

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sfangatrice a tamburo orizzontale

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sedimentatore a ponte raschiante

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sedimentatore verticale

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sediment washing

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disidratazione fanghi

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filtropressa

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impianto mobile di disidrazione fanghi

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centrifuga decanter orizzontale

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sistemi di preparazione polielettrolita

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impianti di stabilizzazione solidificazione

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impianto trattamento rifiuti da spazzamento strade

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impianti di trattamento scorie da inceneritore

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Macchinari per il Soil Wash

Scopri di più sulle tecnologie e i macchinari disponibili per il Soil Washing.

Il Soil Washing è una tecnologia avanzata per la bonifica dei suoli contaminati, utilizzata per rimuovere sostanze inquinanti come metalli pesanti, idrocarburi e altre tossine ambientali.

BAIONI SOIL WASH

Baioni è un leader globale nella progettazione e produzione di macchine e impianti avanzati per la lavorazione dei materiali nell'industria estrattiva, mineraria e nel settore del riciclaggio. Offriamo soluzioni per il trattamento di inerti, sabbia, ghiaia, rifiuti da C&D, acque e fanghi, nonché per la bonifica di suoli e terreni contaminati. Con la divisione Crushing, Baioni progetta e realizza impianti per la frantumazione, selezione e lavaggio di inerti provenienti da cave, miniere e siti di riciclaggio, garantendo efficienza e qualità nel trattamento dei materiali. Dal 2013, la divisione Environment si dedica a soluzioni personalizzate per il trattamento delle acque reflue, delle acque di processo e dei fanghi da cava. Offriamo tecnologie innovative per l'abbattimento delle polveri nei cantieri e impianti di lavorazione, nonché per la bonifica di suoli e sedimenti contaminati. Inoltre, ci occupiamo del trattamento di rifiuti solido-liquidi e terre da spazzamento stradale, contribuendo alla sostenibilità ambientale con soluzioni all'avanguardia nel settore del soil wash.

Le soluzioni sviluppate da Baioni SPA per il Soil Washing mirano a:

Diminuire il volume di terreno contaminato destinato a discariche o inceneritori
Recuperare materiali inerti e materie prime secondarie
Offrire un'alternativa ecologica ed economicamente vantaggiosa per la bonifica ambientale

Le sezioni dedicate al trattamento e al ricircolo delle acque reflue giocano un ruolo cruciale nel processo SW, includendo le seguenti componenti:

Sedimentatore (o chiarificatore): Separazione dei fanghi dall'acqua limpida surnatante, preceduta dal dosaggio di sostanze chimiche per la depurazione dell'acqua;

Vasca di disoleazione: Separazione dei contaminanti organici in sospensione dalle acque, raccogliendo il surnatante in uscita dal sedimentatore;

Impianto di trattamento chimico-fisico: Depurazione dell’acqua in uscita dall’unità di disoleazione;

Sezione di filtrazione: Utilizzo di sistemi a quarzo, a carboni attivi o a scambio ionico per ulteriori trattamenti;

Serbatoio di stoccaggio: Conservazione dell'acqua trattata, pronta per il riutilizzo nell'impianto di Soil Washing;

Serbatoio di omogeneizzazione (o addensatore): Omogeneizzazione del fango in uscita dal sedimentatore;

Filtropressa a piastre (o pressa): Separazione ulteriore dei solidi dai liquidi, con concentrazione degli inquinanti e riduzione dell'umidità al minimo.

Un tipico impianto di Soil Washing, come proposto da Baioni SPA, si compone delle seguenti fasi:

Preparazione del terreno e pre-selezione: Vagliatura meccanica per rimuovere materiali di grandi dimensioni (Ø > 50 mm), come detriti, rocce e ciottoli, mediante un vaglio vibrante dotato di dispositivo per la rimozione del ferro. I materiali inerti vengono inviati alla sezione di frantumazione, mentre quelli ferrosi sono raccolti separatamente per il recupero.

Lavaggio degli aggregati: L’impianto può trattare fino a circa 200 t/h di materiale terroso. Il terreno viene caricato in una vasca inclinata e trasportato tramite alberi rotanti dotati di lame, che facilitano la disgregazione. L'acqua aggiunta permette di rimuovere limo e argilla, mentre le impurità fuoriescono all'estremità inferiore. Il pH dell'acqua può essere modificato per facilitare la solubilizzazione dei composti inorganici, in particolare i metalli.

Vagliatura: Il materiale grossolano (2 mm < Ø < 50 mm) viene separato tramite uno scrubber dotato di vaglio vibrante, che isola la frazione fine residua. Successivamente, il materiale grossolano viene ulteriormente lavato per eliminare le ultime particelle fini (Ø < 2 mm) e si accumula alla base del vaglio.

Recupero della sabbia: L'acqua contenente il materiale fine viene raccolta e pompata in un idrociclone, dove la forza centrifuga separa l'acqua con limo e argilla dalla sabbia. La sabbia bagnata, dopo aver avuto la densità corretta (60%-80% di solidi) tramite un dosatore, entra nelle celle di attrito. Qui, le lame rimuovono ulteriormente l'argilla e gli eventuali contaminanti. Infine, la sabbia viene essiccata e trasportata alle piattaforme di stoccaggio.

Trattamento delle acque reflue: Il lavaggio avviene principalmente con acqua; tuttavia, se la rimozione dei composti inorganici non è sufficiente, si possono aggiungere condizionatori di pH (tipicamente HCl e NaOH).

A completamento dell'impianto, è prevista una sezione per la disidratazione meccanica dei fanghi (frazione fine) e per il trattamento e il ricircolo dei fluidi di lavaggio. Una gestione efficiente della qualità dell'acqua è essenziale per ridurre il consumo e prevenire la ricontaminazione dei suoli depurati.

Gli impianti di Soil Washing su larga scala possono essere mobili o fissi. Gli impianti mobili consentono il trattamento diretto sul sito, riducendo i costi di trasporto, ma richiedono tempi e costi aggiuntivi per le autorizzazioni e la mobilitazione, risultando adatti solo per il trattamento di grandi volumi di terreno.

Il Soil Washing è un metodo semplice che prevede la separazione della frazione fine, in cui si concentrano gli inquinanti, da quella grossolana del terreno contaminato, utilizzando acqua o soluzioni acquose. Per ottimizzare l’efficienza, il processo può essere progettato e adattato in funzione delle caratteristiche specifiche dei contaminanti e del suolo.

Il principale obiettivo è ridurre il volume del terreno contaminato scavato, separando:

La frazione fine, contenente la maggior parte degli inquinanti;

La frazione grossolana, che può essere recuperata se risponde agli standard normativi, attraverso:

Il riempimento degli scavi di bonifica;

Riempimenti in siti rilevati o sottofondi in altre aree;

Il ripristino morfologico delle aree di cava.

Il trattamento SW viene solitamente effettuato ex-situ, impiegando tecnologie di trattamento dei minerali largamente adottate nell’industria mineraria.

Gli impianti di Soil Washing di Baioni SPA sono progettati per garantire massima efficienza e modularità, includendo:

Tramoggia di carico ad alta capacità
Nastri trasportatori per la movimentazione dei materiali
Vagli a umido per la selezione granulometrica
Unità di lavaggio a tamburo
Sistemi di separazione idrociclonica
Impianti di trattamento delle acque con filtropresse per l'estrazione dei fanghi

Grazie a un'analisi approfondita delle caratteristiche del suolo e degli inquinanti presenti, Baioni SPA è in grado di progettare e fornire impianti su misura, garantendo soluzioni efficaci, sostenibili e all'avanguardia nel settore della bonifica ambientale.